ll Carnevale di Venezia è tra i più famosi di tutto il mondo ed è un appuntamento internazionale la cui importanza si rinnova di anno in anno attraverso la partecipazione di migliaia di persone che, spinte dal desiderio di socializzare, invadono calli e campielli, in una dimensione fantastica che solo Venezia può offrire. A differenza degli altri carnevali, quello di Venezia è una grande manifestazione che coinvolge l'intera città, e proprio da questo e dalla sua storia, partono numerose iniziative che offrono, con il divertimento e la "follia", spettacoli, giochi e feste, insomma un'occasione unica di incontro fra persone di tutto il mondo.
La Su e zo per i ponti (lett. "Su e giù per i ponti") è una manifestazione tradizionale di Venezia consistente in una corsa podistica non competitiva di solidarietà che si svolge attraverso il centro storico della città di Venezia in primavera (marzo-aprile) dal 1975.
Vi partecipano mediamente oltre diecimila persone ogni anno. Il percorso completo è lungo mediamente 12 km ha sempre la partenza e l'arrivo in Piazza San Marco, davanti alPalazzo Ducale. Il percorso breve con partenza dal piazzale della stazione Ferroviaria è di circa 6 km. I partecipanti seguono un tracciato caratteristico, diverso ogni anno, che li porta per calli, campi e ponti, attraverso un circuito che tocca tutta la città. .
La partecipazione è aperta a tutti, di ogni età, famiglie, scolaresche, gruppi sportivi e non. Esistono percorsi differenziati per fascia di età e in alcuni punti del tragitto viene fornito un ristoro. All'arrivo in piazza San Marco i partecipanti ricevono una medaglia ricordo e ai gruppi (con un numero minimo di 20 iscritti) viene consegnata la targa commemorativa dell'evento
Anticamente in questa giornata si svolgeva in Piazza una famosa processione cui partecipavano autorità religiose, civili e rappresentanti delle arti. Ancora oggi San Marco si festeggia con una processione in Basilica.
Tra i veneziani è estremamente diffusa la consuetudine di donare in questa giornata un "bocolo", un bocciolo di rosa, alle donne che più si amano.
Una delle manifestazioni più suggestive della laguna. L'evento più di ogni altro appuntamento fa rivivere la prestigiosa storia della Serenissima e il suo intimo rapporto con il mare e con la pratica della Voga alla Veneta.
La festa della Sensa si articola in una serie di eventi che culminano nella cerimonia dello "Sposalizio del Mare", nel "Gemellaggio Adriatico" e nelle Regate di Voga alla Veneta, che animeranno lo specchio d'acqua tra il Bacino di San Marco e la Riviera San Nicolò.
Indetta dalla Repubblica di Venezia in occasione del giorno dell'Ascensione di Cristo, la Festa della Sensa commemora due eventi importanti: il soccorso portato dal doge Pietro II Orseolo alle popolazioni della Dalmazia, minacciate dagli Slavi, il 9 maggio dell'anno 1000, e la stipula, nel 1177, del trattato di pace tra il doge Sebastiano Ziani, Papa Alessandro III e l'imperatore Federico Barbarossa, che pose fine alla secolare diatriba tra Papato e Impero. Entrambi celebrano la potenza della Serenissima, fondata sulla conoscenza ed il controllo del mare. A titolo simbolico, ogni anno, in quel giorno, si teneva il rito dello Sposalizio del Mare. Il Doge, a bordo del Bucintoro, riceveva la benedizione del Vescovo, che si imbarcava all'altezza di San Pietro di Castello, e, una volta raggiunta la Bocca di Porto di Lido, lanciava nelle acque un anello d'oro, pronunciando la seguente formula "Desponsamus te, mare. In signum veri perpetuique dominii."
La manifestazione, nata nel 1974 su iniziativa di un gruppo di veneziani amanti della voga e delle tradizioni della "Serenissima", con lo scopo di sensibilizzare i veneziani al problema del moto ondoso, è andata sempre più arricchendosi di presenze soprattutto straniere arrivando fino a 1500 imbarcazioni iscritte.
Fin dal mattino si radunano in Bacino San Marco di fronte al Palazzo Ducale un gran numero di barche di ogni tipo e forma che attendono il via per iniziare un percorso di circa 30 km, che si snoda tra le isole della laguna rientrando a Venezia attraverso il Rio di Cannaregio, con arrivo alla Punta della Dogana.
Il successo della manifestazione è stato sia un incentivo alla formazione di società remiere che un impulso all'artigianato connesso al restauro e alla costruzione di barche, che si stava estinguendo. La partecipazione alla Vogalonga, manifestazione non competitiva, diventa per tutti anche un'occasione di riscoperta della laguna, dei suoi paesaggi, del suo habitat.
"La Vogalonga è un atto d'amore per Venezia e l'acqua che la circonda, per la sua laguna e le sue isole, per la voga e le sue barche e mantiene nel tempo il fine per cui è nata: diffondere la conoscenza e il consapevole rispetto della natura e della cultura della nostra città"
La "Regata (Palio) delle Antiche Repubbliche Marinare" è una competizione su galeoni a otto vogatori tra gli equipaggi delle città di Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. La manifestazione è nata nell'immediato dopoguerra e viene organizzata all'inizio dell'estate di ogni anno a rotazione nelle quattro città (il 7 giugno 2016 è il turno di Venezia), coniugando un affascinante messaggio storico-culturale alla spettacolarità dell'evento agonistico
La competizione è infatti sempre preceduta dal solenne corteo storico, celebre per i preziosi costumi, che contribuisce in maniera determinante ad introdurre il clima ed il significato della Regata.
Le quattro città marinare sono presenti con figuranti che indossano i policromi e preziosi costumi riprodotti da antichi modelli, bandiere, trombe e tamburi. Ciascun gruppo ha il compito di ricordare e interpretare episodi e personaggi legati alla storia marinara della propria città e quindi del nostro Paese e del suo ruolo nel Mediterraneo, mare che accomuna le contendenti e che riveste un doppio significato: un tempo scenario di aspre battaglie ma anche rete di comunicazioni e di scambi costruita su di esso dai navigatori, dai mercanti, dagli artisti, dagli scienziati delle quattro Repubbliche Marinare e che ha costituito il più straordinario esempio di interazione tra popoli e nazioni diverse.
A gara sportiva vede sfidarsi gli equipaggi remieri delle 4 città, ciascuno composto da 8 vogatori e un timoniere, a bordo di imbarcazioni realizzate in vetroresina che si distinguono nei colori e nelle splendide polene: dal cavallo alato di Amalfi, al drago di Genova che ricorda il protettore della città, San Giorgio; dall'aquila di Pisa, che simboleggia l'antico legame tra la Repubblica e il Sacro Romano Impero, al leone alato di Venezia, che si riconduce al patrono della città lagunare, San Marco Evangelista. Per la polena che taglia prima il traguardo, a conclusione del percorso, l'ambito trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina raffigurante un galeone a remi sorretto da 4 ippocampi, sotto al quale compaiono gli stemmi delle Quattro Repubbliche. Il trofeo rimane nelle mani della città vincitrice per un anno, per poi essere rimesso in palio in occasione della Regata successiva.
La Festa del Redentore è tra le festività più sinceramente sentite dai veneziani, in cui convivono l'aspetto religioso e quello spettacolare, grazie al fantasmagorico spettacolo pirotecnico che, la notte del sabato, attrae migliaia di visitatori: sull'inimitabile palcoscenico del Bacino di San Marco giochi di luce e di riflessi tracciano un caleidoscopio di colori che si staglia dietro le guglie, le cupole e i campanili della città. La tradizione vuole che al tramonto le imbarcazioni, perfettamente addobbate con frasche e palloncini colorati e ben illuminate, comincino ad affluire nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si consuma un'abbondante cena a base di piatti della tradizione veneziana in attesa dello spettacolo pirotecnico, che inizia alle ore 23.30 e dura fino a mezzanotte inoltrata.
La storia del Redentore
La tradizione del Redentore risale al 1577 e ricorda la fine di una terribile pestilenza, festeggiata con l'edificazione dell'omonima basilica del Palladio sull'isola della Giudecca, alla quale ci si può oggi recare in pellegrinaggio attraversando un imponente ponte di barche lungo 330 metri. Le celebrazioni includono quindi la funzione solenne presieduta dal Patriarca e la processione religiosa, mentre il week-end si conclude con la Regata su gondole, all'interno della Stagione Remiera di Voga alla Veneta.
La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.
La Regata Storica è l'appuntamento principale del calendario annuo di gare di Voga alla Veneta, disciplina unica al mondo praticata da millenni nella laguna di Venezia. È oggi resa ancora più spettacolare dal celebre corteo storico che precede le gare: una sfilata di decine e decine di imbarcazioni tipiche cinquecentesche, multicolori e con gondolieri in costume, che trasportano il doge, la dogaressa e tutte le più alte cariche della Magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione del passato glorioso di una delle Repubbliche Marinare più potenti e influenti del Mediterraneo. La regata ha origine antichissime, originando probabilmente alla metà del XIII secolo dalla necessità di mantenere addestrati al remo gli equipaggi delle innumerevoli imbarcazioni della Serenissima.
Oggi le quattro competizioni sono suddivise per categorie di età e per tipologia di imbarcazione: la più famosa ed entusiasmante è la regata dei campionissimi su gondolini, che sfrecciano in Canal Grande fino al traguardo posto di fronte alla celebre "machina", scenografico palco galleggiante posto davanti al palazzo di Ca' Foscari.
Pattinaggio su ghiaccio a Venezia e Mestre, i grandi eventi di Capodanno, il Natale in Piazza San Marco, luminarie e concerti natalizi, intrattenimento per bambini e il calendario con tutti gli eventi a Venezia e Mestre fino all'Epifania.
Venezia è una di quelle città nelle quali la festa per un'importante ricorrenza si trasforma in un'occasione unica e davvero emozionante. e così anche il Capodanno, una vera festa coi fiocchi da vivere tra i colori e le suggestioni di questa romantica città. Il centro del divertimento è certamente piazza San Marco, dove brindare tutti insieme celebrando l'arrivo dell'anno nuovo tra musica, ballo e fuochi d'artificio. Ma anche locali e ristoranti offrono un ricco bouquet di proposte per tutti i gusti e le tasche, con cenoni ricchi di ghiottonerie seguiti dai festeggiamenti gastronomici con spumante, panettone e le classiche lenticchie e cotechino. In zona Riallto o in Campo Santa Margherita è possibile girare da un locale all'altro per godersi le variegate sfumature del veglione di Capodanno, tra uno spritz e l'altro, a suon di buona musica.
Dj set ed intrattenimento elettrizzano la città fino alle prime luci dell'alba, per salutare il primo giorno dell'anno a suon di divertimento. Insomma Venezia è una città nella quale vivere un Capodanno seguendo le proprie vibrazioni, passeggiando accanto ai canali e visitando i mercatini, prima di trovarsi tutti insieme nelle piazze a ridere e divertirsi.